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venerdì 27 marzo 2015

Il buon Ospedale di Vibo Valentia
Un caso raro di tumore GIST

Maschio di anni 72  operato presso l'Ospedale di Vibo Valentia dall'equipe chirurgica diretta da Franco Zappia.
GIST ( tumore stromale gastrointestinale) gastrico -Neoplasia rara (1-5 casi ogni 100.000 persone) -Possono svilupparsi in tutto il tratto gastro-intestinale con maggiore frequenza nello stomaco. -Maggiore incidenza dopo i 50 anni. -Originano dalle cellule interstiziali di Cajal responsabili della motilità intestinale. -Sono di fatto sarcomi dei tessuti molli, ma , a differenza di questi, sono caratterizzati dalla presenza di una mutazione del gene c-KIT -Possono essere a bassa, intermedia e alta malignità. -La terapia è chirurgica se la malattia è localizzata. -Se la malattia è diffusa e nelle recidive, si utilizza un farmaco molto efficace ( efficace nell' 80% dei casi) l' Imatinib. Nel caso in esame il Gist era di basso grado e non erano presenti metastasi. Iconografia di Sergio Pacetti anatomopatologo.


giovedì 19 marzo 2015

Il buon ospedale di Vibo Valentia
Infarto intestinale trattato e risolto

Maschio di anni 53 giunto nella chirurgia dell'Ospedale di Vibo Valentia con un
Infarto dell'intestino tenue ( cm180 ) da occlusione dell'arteria mesenterica superiore.
MACROSCOPICAMENTE , le anse intestinali appaiono di colorito rosso cupo, " feccia di vino " , tumide ed edematose. All' apertura delle anse il lume intestinale appare a contenuto ematico con presenza di coaguli sanguigni.





La mucosa appare necrotico - emorragica.

domenica 15 giugno 2014

Storie di Epatite C:
Storie di medicina da raccontare

Al  workshop organizzato da Accademia Galenica OMCeO di Vibo Valentia sulla Epatite C hanno preso parte molti relatori con un bel pubblico di medici attenti e interessati.
L’epatite C esprime una problematica medica e di programmazione sanitaria di grande attualità sia per i danni diretti alla salute che il virus dell’epatite C provoca ma anche per la portata economica che determina per la perdita di ore lavorative, per il costo di esami, per i ricoveri e il trapianto di fegato e come costo emergente per i trattamenti assai costosi dell’ultima generazione di farmaci DAA come telaprevir e boceprevir oltre all'interferone e alla ribavirina.

Hanno relazionato: (clicca sul link per leggere l'abstract)


Il Ceis di Roma ha stimato che i costi di un paziente con cirrosi scompensata è di 4566 E., di un trapianto di fegato è di 80.200 E. e che il costo sanitario annuo per tutti i soggetti con Epatite C è di 527 milioni di E.
In Italia il 70% dei pazienti affetti da epatocarcinoma sono positivi all'HCVab. 


Muoiono per Epatocarcinoma
6 uomini ogni 100.000 abitanti









Muoiono per epatocarcinoma
1-2 donne ogni 100.000 abitanti












Storie di Epatite C:
L'Anatomopatologo Dr Pacetti
Il ruolo dell'anatomopatologo nel danno da Epatite C

Dr Sergio Pacetti Anatomopatologo
Quale ruolo per l'anatomopatologo nel danno da Epatite C
Il ruolo del Patologo nell'ambito della diagnostica dell'epatite, si è molto ridimensionato a seguito dell'avvento di indagini sierologiche ( fibro test ) e strumentali ( fibroscan ) capaci di fornire all'Epatologo informazioni molto attendibili circa il grado di sviluppo della fibrosi nel contesto del parenchima epatico. La fibrosi e cioè la produzione di matrice extracellulare densa e quindi di fibre collagene, è l'evento che più interferisce con la funzione di quest'organo in quanto capace di sovvertirne totalmente la struttura del lobulo epatico. La fibrogenesi è da intendersi come un processo attivo, conseguenza dell' innescarsi di una sequenza di eventi che porta alla trasformazione delle cellule stellate perisinusoidali a cambiare forma, funzione e fenotipo, trasformandosi quindi da cellule epiteliali deputate ad immagazzinare vitamina A a cellule mesenchimali a fenotipo miofibroblastico che inizieranno a cambiare forma,a moltiplicarsi, a produrre matrice extracellulare e nel contempo aumenteranno l'espressione degli enzimi deputati ad inibire la degradazione delle proteine che compongono la matrice extracellulare.


La principale conseguenza nel fegato sarà l'alterazione dell' anatomia dello spazio di Disse con conseguente perdita della fenestratura del sinusoide epatico e quindi il mancato scambio di soluti tra sangue ed epatociti. Il progredire della fibrogenesi porterà allo sviluppo della cirrosi con conseguente gravissima compromissione della funzionalità epatica ed aumentato rischio di sviluppare patologie neoplastiche.