Maschio di anni 72 operato presso l'Ospedale di Vibo Valentia dall'equipe chirurgica diretta da Franco Zappia.
GIST ( tumore stromale gastrointestinale) gastrico
-Neoplasia rara (1-5 casi ogni 100.000 persone)
-Possono svilupparsi in tutto il tratto gastro-intestinale con maggiore frequenza nello stomaco.
-Maggiore incidenza dopo i 50 anni.
-Originano dalle cellule interstiziali di Cajal responsabili della motilità intestinale.
-Sono di fatto sarcomi dei tessuti molli, ma , a differenza di questi, sono caratterizzati dalla presenza di una mutazione del gene c-KIT
-Possono essere a bassa, intermedia e alta malignità.
-La terapia è chirurgica se la malattia è localizzata.
-Se la malattia è diffusa e nelle recidive, si utilizza un farmaco molto efficace ( efficace nell' 80% dei casi) l' Imatinib.
Nel caso in esame il Gist era di basso grado e non erano presenti metastasi. Iconografia di Sergio Pacetti anatomopatologo.
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venerdì 27 marzo 2015
giovedì 19 marzo 2015
Il buon ospedale di Vibo Valentia
Infarto intestinale trattato e risolto
Maschio di anni 53 giunto nella chirurgia dell'Ospedale di Vibo Valentia con un
Infarto dell'intestino tenue ( cm180 ) da occlusione dell'arteria mesenterica superiore.MACROSCOPICAMENTE , le anse intestinali appaiono di colorito rosso cupo, " feccia di vino " , tumide ed edematose. All' apertura delle anse il lume intestinale appare a contenuto ematico con presenza di coaguli sanguigni.
La mucosa appare necrotico - emorragica.
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domenica 15 giugno 2014
Storie di Epatite C:
Storie di medicina da raccontare
Al workshop
organizzato da Accademia Galenica OMCeO
di Vibo Valentia sulla Epatite C hanno preso parte molti relatori con un
bel pubblico di medici attenti e interessati.
L’epatite C esprime una problematica medica e di
programmazione sanitaria di grande attualità sia per i danni diretti alla
salute che il virus dell’epatite C provoca ma anche per la portata economica
che determina per la perdita di ore lavorative, per il costo di esami, per i ricoveri e il trapianto di fegato e come costo emergente per i trattamenti
assai costosi dell’ultima generazione di farmaci DAA come telaprevir e
boceprevir oltre all'interferone e alla ribavirina.
Hanno relazionato: (clicca sul link per leggere l'abstract)
Il Medico di Medicina Generale Dr Francesco Mellea
L'infettivologo Dr Michele Brogna
Il Virologo Patologo Dr Vincenzo Maiolo
L'Anatomopatologo Dr Sergio Pacetti
Il Radiologo Ecografista Dr Sandro Baldari
L'Odontoiatra Dr.ssa Rita Todaro
L'Igienista Dr.ssa Antonella Giordano
Il Ceis di Roma ha stimato che i costi di un paziente con cirrosi scompensata è di 4566 E., di un trapianto di fegato è di 80.200 E. e che il costo sanitario annuo per tutti i soggetti con Epatite C è di 527 milioni di E.
In Italia il 70% dei pazienti affetti da epatocarcinoma sono positivi all'HCVab.
Muoiono per Epatocarcinoma
6 uomini ogni 100.000 abitanti
Muoiono per epatocarcinoma
1-2 donne ogni 100.000 abitanti
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Storie di Epatite C:
L'Anatomopatologo Dr Pacetti
Il ruolo dell'anatomopatologo nel danno da Epatite C
Dr Sergio Pacetti Anatomopatologo
Quale ruolo per l'anatomopatologo nel danno da Epatite C
Il ruolo del Patologo
nell'ambito della diagnostica dell'epatite, si è molto ridimensionato a
seguito dell'avvento di indagini sierologiche ( fibro test ) e strumentali
( fibroscan ) capaci di fornire all'Epatologo informazioni molto attendibili
circa il grado di sviluppo della fibrosi nel contesto del parenchima epatico. La fibrosi e cioè la
produzione di matrice extracellulare densa e quindi di fibre collagene,
è l'evento che più interferisce con la funzione di quest'organo in
quanto capace di sovvertirne totalmente la struttura del lobulo epatico.
La fibrogenesi è da intendersi come un processo attivo, conseguenza
dell' innescarsi di una sequenza di eventi che porta alla trasformazione
delle cellule stellate perisinusoidali a cambiare forma, funzione e fenotipo,
trasformandosi quindi da cellule epiteliali deputate ad immagazzinare
vitamina A a cellule mesenchimali a fenotipo miofibroblastico che inizieranno
a cambiare forma,a moltiplicarsi, a produrre matrice extracellulare e nel contempo aumenteranno l'espressione degli
enzimi deputati ad inibire la degradazione delle proteine che compongono
la matrice extracellulare.
La principale
conseguenza nel fegato sarà l'alterazione dell' anatomia dello spazio di
Disse con conseguente perdita della fenestratura del sinusoide epatico e
quindi il mancato scambio di soluti tra sangue ed epatociti. Il progredire della fibrogenesi
porterà allo sviluppo della cirrosi con conseguente gravissima
compromissione della funzionalità epatica ed aumentato rischio di
sviluppare patologie neoplastiche.
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