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lunedì 11 aprile 2022

Approfondire la Tiroide
Medici di Famiglia al Moscati


 Lo studio delle patologie della tiroide per la loro importanza e la loro incidenza nella popolazione stanno assumendo un ruolo insostituibile nell’aggiornamento medico.

Il 9 aprile si è tenuto, nella sala convegni del Centro Moscati, un incontro sulle patologie della tiroide e sull’interesse del medico di Medicina Generale nella gestione delle malattie ad essa correlate. 

Ha aperto i lavori con un saluto di benvenuto il dottore Mellea evidenziando il continuo aumento dell'incidenza delle patologie tiroidee in parte dovuto al miglioramento della diagnostica, ai nuovi stili di vita ma anche all'aumento delle radiazioni ionizzanti a bassa frequenza che vi sono intorno a noi. Ha anche evidenziato come i venti di guerra fanno temere il rischio di guasti alle centrali nucleari che possono aumentare le radiazioni ionizzanti e un incremento delle patologie infiammatorie croniche della tiroide e soprattutto dei tumori  della tiroide come è avvenuto dopo Chernobyl e dopo Hiroshima.

Ha moderato i lavori il dr. Domenico Consoli, Primario Emerito Neurologo e Direttore Sanitario della struttura San Giuseppe Moscati ricordando come una tiroide malfunzionante possa essere causa di demenza e di alterazioni psichiche che possono essere risolte con il riconoscimento della patologia e la loro cura.  Il dottore Consoli ha approfondito il tremore uno dei sintomi cardini dell’ipertiroidismo che può essere confuso con sintomi complessi di tipo neurologici.

Fondamentale la relazione del dottore Giovanni Carbotta, specialista in Endocrinologia e Malattie del Metabolismo che opera a Roma, che si è occupato delle patologie della tiroide più frequenti come le tiroiditi croniche, l’ipertiroidismo e l’ipofunzione della tiroide e il loro trattamento seguita da una Interessante discussione sulle tematiche delle disfunzioni in gravidanza dove il mancato riconoscimento delle patologie tiroidee nel corso dei nove mesi può determinare danni alla madre e al feto.

Un particolare contributo è stato portato dal dottore Giuseppe Borello, il quale ha approfondito i rapporto tra patologie della tiroide e cuore. Gli ormoni della tiroide influenzano l’attività del cuore alterando la pressione e la frequenza cardiaca oltre al consumo di ossigeno da parte delle cellule. Se la tiroide si altera il cuore si ammala e per curare il cuore bisogna curare la tiroide. Il dottore Borello ha poi concluso la sua relazione su come il metabolismo osseo venga profondamente influenzato dalla tiroide e dalle sue eventuali malattie.

Un aspetto altrettanto interessante, curato dal dr. Antonino Contartese, ha riguardato le problematiche medico-legali collegate alle patologie tiroidee.

Ne è conseguita un’articolata e vivace discussione a testimonianza dell’interesse sollecitato dai temi trattati nell’attenta, numerosa e partecipata assemblea. 

















lunedì 7 aprile 2014

Il Medico di Famiglia nel post emergenza
Il PASS nel sistema della Protezione Civile

Promossa dall'Instancabile Antonio Pio D'Ingianna il 4 e 5 aprile 2014 il Convegno e il corso su
"L'assistenza primaria nel post emergenza: Il Posto di Assistenza Socio-Sanitaria (P.A.S.S.) nel Sistema della Protezione Civile" è stato un vero successo.
Il sindacato nazionale FIMMG (Federazione Nazionale dei Medici di Medicina Generale) si è molto speso nella realizzazione dell'evento inviando sul campo i rappresentanti sia della SIMPeSV (Scuola Italiana di Medicina e Prevenzione e degli Stili di Vita) nella persona di Walter Marocco e Daniela Livarotti sia della AMFE(Associazione Medici di Famiglia per L'Emergenza) nella persona del suo Presidente Nazionale Domenico Barbati che ha tenuto il corso e la relazione del convegno.
Lo scopo del corso era quello di formare 15 Medici di Medicina Generale delle cinque province calabre da inviare nella concomitanza  di grandi emergenze a ricostruire, nelle 72 successive  all'evento calamitoso, l'organizzazione della Medicina Generale così vicina ed essenziale per il soddisfacimento dei bisogni sanitari della popolazione.  
Ad evento passato dopo che la Medicina dell'Emergenza ha svolto il suo compito, la popolazione non ospedalizzata resta senza i punti di riferimenti certi degli Ambulatori dei Medici di Famiglia capillarmente presenti in ogni città e frazione d'Italia.
I bisogni di salute delle persone che attraverso il MMG vengono convogliate alla soluzione sia con un immediato intervento, sia con la scelta di consulenze ed esami che portano alla soluzione del problema, possono essere ricostruite se i MMG si attivano nel corso dell'emergenza in maniera volontaristica e ordinata inserendosi nel sistema codificato Augustus della Protezione Civile.
I medici formati all'emergenza sono il primo nucleo dei formati a cui seguirà la formazione di tutti i Medici di Famiglia calabresi.
I Medici di Medicina Generale durante il Corso hanno approfondito le patologie più frequenti che in corso di grandi emergenze si presentano guidati dal responsabile ASP del 118 di Cosenza Riccardo Borselli che ha illustrato come nel soccorso delle prime ore sia fondamentale il triage con la capacità di individuare i pazienti che più si gioveranno del soccorso.
Daniela Livadiotti ha sottolineato come la capacità di rapportarsi con la popolazione che ha subito l'evento, attraverso un counselling adeguato, permette la comprensione dei bisogni e una più facile soluzioni alle problematica della persona che chiede aito medico.
Un particolare approfondimento è stato riservato da Walter Marocco alla Sindrome post-traumatica da stress, così frequente in chi ha subito un disastro, e ai disturbi psichiatrici e alimentari conseguenti all'evento dannoso.

Il convegno tenuto nell'auditorium dell'antico e fascinoso Convento Domenicano è stato presieduto dal Sottosegretario alla Protezione Civile per la Regione Calabria On. Giovanni Dima che ha sottolineato come compito fondamentale della PC non è solamente la gestione dell'emergenza ma anche e sopratutto una analisi accurata del territorio e di quella parte del territorio calabrese disastrato  da cattiva gestione territoriale che ha permesso la costruzione
impropria di case, ponti e strade in posti in cui non si doveva costruire e se lo doveva fare  avrebbe dovuto essere fatto in maniera adeguata e sicura. La prevenzione delle catastrofi passa anche attraverso una cultura di preservazione del territorio e non da una sua aggressione senza criteri.Dopo il saluto del Sindaco di Altomonte Giovanni Coppola e quello di Antonino Pio D'ingianna, Giovanni Rizzuto responsabile dell'Unità Operativa della Protezione Civile di Cosenza ha illustrato il Metodo Augustus e la sua implementazione nella legislazione regionale calabra. Domenico Barbati presidente della Associazione Medici di Famiglia per l'Emergenza ha sottolineato come sia necessaria l'opera di volontariato della Medicina di Famiglia e come questo sia il primo corso in assoluto  Italia per la formazione di MMG per l'emergenza e come la figura del Medico di Famiglia e il P.A.S.S. (Posto di Assistenza Socio-Sanitaro) siano stati inseriti nella complessa organizzazione della  Protezione Civile. Barbati ha spiegato come i medici formati dal corso avranno a disposizione un software di georefertazione in grado di segnalare i pazienti fragili che necessitano di continua assistenza e cure che l'evento calamitoso non deve interrompere. La georefertazione permette la localizzazione dei pazienti fragili e la loro individuazione all'interno delle case e delle strutture di accoglienza in modo che scatti per loro in automatico il soccorso e la presa in cura. Giacomo Milillo Segretario Nazionale FIMMG ha portato il suo saluto ribadendo la centralità del ruolo del Medico di Famiglia nella comunità.



La bellissima 
Madonna delle pere
conservata nel museo civico di Altomonte
opera di Paolo di Ciacio da Mileto
ascrivibile al 1460 dc.






Vari Sindaci hanno parlato poi dei Centri Operativi Comunali e Intercomunali e del valore aggiunto dell'inserimento della figura del MMG all'interno dell'operatività dei Piani Comunali di emergenza.

domenica 13 ottobre 2013

Prevenzione e trattamento del tabagismo

Considerata una epidemia mondiale capace di produrre gravi danni alla salute con forti ricadute negative dal punto di vista economico e socio sanitario non è una battaglia persa se adotteremo la strategia mpower della Organizzazione Mondiale della Sanita
che vede coinvolti gli Stati nazionali e gli operatori sanitari in egual misura. 
Gli Stati Nazionali attraverso il monitoraggio della vendita del fumo di tabacco, il rafforzamento del divieto del fumo nei posti sensibili come luoghi pubblici, le scuole, gli uffici ecc., con l'incremento della tassazione delle sigarette e attraverso la protezione sia dei fumatori sia delle persone esposte al fumo passivo.
Gli operatori sanitari devono dedicarsi ad informare e ad aiutare i fumatori erudendoli sui rischi connessi all'uso del fumo e invitandoli attraverso adeguati programmi alla cessazione.
Il corso organizzato dalla ASL di Vibo Valentia obbedisce a questo scopo preparando gli operatori sanitari, ma anche gli insegnanti e i presidi a prendersi carico del "pericolo fumo" e acquisire strumenti in grado di produrre un efficace contrasto.



lunedì 7 ottobre 2013

Corso di formazione
Prevenzione e trattamento del Tabagismo

REGIONE CALABRIA
Azienda Sanitaria Provinciale
VIBO VALENTIA
Dr. Francesco Mellea
 Il ruolo del Medico di Medicina Generale  nel trattamento del Tabagismo
abstact
Sebbene il fumo di tabacco sia causa del 50% delle malattie che i fumatori contraggono e della relativa mortalità con un costo sociale per i sistemi sanitari molto elevato e sebbene il fumo non venga più considerato una abitudine voluttuaria ma una tossicodipendenza i fumatori non accennano a diminuire. Grandi interessi economici e sociali e consistenti problemi di ordine biologico impediscono l'allontanamento dalla dipendenza di nicotina.
I Medici di Medicina Generale che sono in grado di vedere ogni anno fino all'80% della popolazione assistita possono essere un punto di riferimento su cui contare. E' stato dimostrato che un minimal advice nello smoking cessation é in grado di incrementare il numero di fumatori  fino al 3% e che la possibilità di fornire un sostegno farmacologico incrementa ulteriormente il numero dei fumatori che smettono. L'implementazione nella pratica medica della tecnica delle 5A (Ask, Advice, Assess, Assist, Arrange) è una modalità di percorso utile per l'approccio al paziente fumatore. Il medico di famiglia alle prese con decine di problematiche acute e croniche e con continue iniziative sugli stili di vita come  alimentazione, attività fisica, obesità, prevenzione del diabete, prevenzione del rischio cardiovascolare, prevenzione tumori, intercettazione precoce della fragilità e della disabilità ecc. tralascia l'approccio del problema fumo sia per la percezione della scarsa efficacia dei consigli (NNT=50-120), sia per il rischio di deterioramento del rapporto medico-paziente. Gli studi dei MMG non sono solo studi di professionisti ma unità produttive di salute che anche mediante personale istruito (la segretaria, l'infermiere), attraverso materiali cartacei, attraverso video da trasmettere in ambulatorio e  soprattutto attraverso una medicina proattiva sono in grado di intercettare sistematicamente i fumatori per fornire loro couselling sul fumo e incrementare la smoking cessation.
I MMG che reputano di non essere sufficientemente motivati per istruire i fumatori nella cessazione del fumo dovrebbero delegare ad altre professionalità. I pazienti che hanno compiuto più tentativi necessitano dei Centri Antifumo. Pazienti psichiatrici, donne in gravidanza, pazienti con gravi malattie cardiovascolari, pazienti oncologici dovrebbero essere inviati già in prima battuta ai centri antifumo per una veloce disassuefazione..