"L'assistenza primaria nel
post emergenza: Il Posto di Assistenza Socio-Sanitaria (P.A.S.S.) nel Sistema
della Protezione Civile" è stato un vero successo.
Il sindacato nazionale FIMMG (Federazione Nazionale dei Medici di
Medicina Generale) si è molto speso nella realizzazione dell'evento inviando
sul campo i rappresentanti sia della SIMPeSV (Scuola
Italiana di Medicina e Prevenzione e degli Stili di Vita) nella persona di
Walter Marocco e Daniela Livarotti sia della AMFE(Associazione Medici di Famiglia per L'Emergenza) nella persona del suo
Presidente Nazionale Domenico Barbati che ha tenuto il corso e la relazione del
convegno.
Lo scopo del corso era quello di
formare 15 Medici di Medicina Generale delle cinque province calabre da inviare
nella concomitanza di grandi emergenze a ricostruire, nelle 72 successive all'evento calamitoso, l'organizzazione della
Medicina Generale così vicina ed essenziale per il soddisfacimento dei bisogni
sanitari della popolazione.
Ad evento passato dopo che la
Medicina dell'Emergenza ha svolto il suo compito, la popolazione non
ospedalizzata resta senza i punti di riferimenti certi degli Ambulatori dei
Medici di Famiglia capillarmente presenti in ogni città e frazione d'Italia.
I bisogni di salute delle persone
che attraverso il MMG vengono convogliate alla soluzione sia con un immediato
intervento, sia con la scelta di consulenze ed esami che portano alla soluzione
del problema, possono essere ricostruite se i MMG si attivano nel corso
dell'emergenza in maniera volontaristica e ordinata inserendosi nel sistema
codificato Augustus della Protezione Civile.
I medici formati all'emergenza sono
il primo nucleo dei formati a cui seguirà la formazione di tutti i Medici di Famiglia
calabresi.
I Medici di Medicina Generale
durante il Corso hanno approfondito le patologie più frequenti che in corso di
grandi emergenze si presentano guidati dal responsabile ASP del 118 di Cosenza Riccardo Borselli che ha illustrato come nel soccorso delle prime ore sia fondamentale il triage con la capacità di individuare i pazienti che più si gioveranno del soccorso.
Daniela Livadiotti ha sottolineato come la capacità di rapportarsi con la popolazione che ha subito l'evento, attraverso un counselling adeguato, permette la comprensione dei
bisogni e una più facile soluzioni alle problematica della persona che chiede aito medico.
Un particolare approfondimento è
stato riservato da Walter Marocco alla Sindrome post-traumatica da stress, così frequente in chi
ha subito un disastro, e ai disturbi psichiatrici e alimentari conseguenti
all'evento dannoso.
Il convegno tenuto
nell'auditorium dell'antico e fascinoso Convento Domenicano è stato presieduto
dal Sottosegretario alla Protezione Civile per la Regione Calabria On. Giovanni
Dima che ha sottolineato come compito fondamentale della PC non è solamente la
gestione dell'emergenza ma anche e sopratutto una analisi accurata del
territorio e di quella parte del territorio calabrese disastrato da cattiva gestione territoriale che ha
permesso la costruzione
impropria di case, ponti e strade in posti in cui non
si doveva costruire e se lo doveva fare avrebbe dovuto essere fatto in maniera
adeguata e sicura. La prevenzione delle catastrofi passa anche attraverso una
cultura di preservazione del territorio e non da una sua aggressione senza
criteri.Dopo il saluto del Sindaco di
Altomonte Giovanni Coppola e quello di Antonino Pio D'ingianna, Giovanni Rizzuto responsabile dell'Unità Operativa della Protezione Civile di Cosenza ha
illustrato il Metodo Augustus e la sua implementazione nella legislazione
regionale calabra. Domenico Barbati presidente della
Associazione Medici di Famiglia per l'Emergenza ha sottolineato come sia
necessaria l'opera di volontariato della Medicina di Famiglia e come questo sia
il primo corso in assoluto Italia per la
formazione di MMG per l'emergenza e come la figura del Medico di Famiglia e il P.A.S.S.
(Posto di Assistenza Socio-Sanitaro) siano stati inseriti nella complessa
organizzazione della Protezione Civile. Barbati
ha spiegato come i medici formati dal corso avranno a disposizione un software
di georefertazione in grado di segnalare i pazienti fragili che necessitano di continua
assistenza e cure che l'evento calamitoso non deve interrompere. La
georefertazione permette la localizzazione dei pazienti fragili e la loro
individuazione all'interno delle case e delle strutture di accoglienza in modo
che scatti per loro in automatico il soccorso e la presa in cura. Giacomo Milillo Segretario Nazionale FIMMG ha portato il suo saluto ribadendo la
centralità del ruolo del Medico di Famiglia nella comunità.
La bellissima
Madonna delle pere
Madonna delle pere
conservata nel museo civico di Altomonte
opera di Paolo di Ciacio da Mileto
ascrivibile al 1460 dc.
Vari Sindaci hanno parlato poi
dei Centri Operativi Comunali e Intercomunali e del valore aggiunto
dell'inserimento della figura del MMG all'interno dell'operatività dei Piani
Comunali di emergenza.