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venerdì 3 ottobre 2014

I Medici di Famiglia e il Territorio:
Implementare corretti stili di vita

Conoscere lo stile di vita dei cittadini è il primo passo per una programmazione mirata ed efficace nella prevenzione delle malattie e nel miglioramento della salute intesa secondo la definizione OMS  “La salute è uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non semplicemente l’assenza di malattia e di infermità”.
E' in questa ottica che  va visto quanto concordato tra Giacomo Milillo segretario nazionale dei Medici di famiglia FIMMG e Ignazio Marino sindaco di Roma.
E' stato firmato un protocollo di intesa in cui i medici di famiglia si rendono disponibili per una azione di identificazione degli stili di vita inappropriati e l'indirizzamento verso la giusta direzione.
E' stato detto "Occorre stimolare con azioni concrete i corretti stili di vita da parte dei cittadini come elemento fondamentale sia di prevenzione che come strumento di politica economica. I Medici di Medicina Generale sono  un partner privilegiato per riuscire ad arrivare a promuovere tutto ciò che riguarda gli stili di vita da somministrare come si fa con un farmaco."
 "Il mestiere e la missione dei medici di famiglia sono centrali nel nostro sistema sanitario – ha detto Marino – Per chi come noi ha compiti amministrativi e' molto importante il rapporto con loro, che sono i principali attori della salute dei cittadini non solo per quanto riguarda la cura delle malattie ma anche per la prevenzione e nell'aiutare la diffusione della cultura della qualita' della vita e del benessere, il che e' particolarmente importante nelle metropoli"
Giacomo Milillo ha rimarcato che "noi medici di Medicina Generale ci consideriamo mediatori culturali nel campo della salute per far avvicinare i cittadini ai valori della prevenzione. La scienza medica ha dato un grande contributo ma il lavoro e le abitudini sono indicatori determinanti per la qualita' e la durata della vita, ecco il perche' siamo felicissimi di supportare questa iniziativa con la città di Roma che speriamo si diffonda in tutta Italia".


La salute si tutela anche attraverso strumenti di incontro tra la gestione di una grande città come Roma e la capillare attività dei Medici di Famiglia che più di ogni altro raccolgono informazioni su alimentazione, attività fisica, alterazione della salute connessa all'ambiente, abitudini improprie come il fumo di tabacco  e sono in grado di informare sia i pazienti che accedono all'ambulatorio medico ma anche tutta la popolazione attraverso una azione mirata di educazione sanitaria.






Nella Foto Antonio Pio D'Ingianna  Medico di Medicina Generale di Altomonte e l’assessore alla Qualità della vita, sport e benessere, Luca Pancalli.

domenica 20 maggio 2012

Brindisi ed Enpam
metafore di una Italia violenta


Ieri mani violente hanno spento la vita di giovani che andavano a scuola a Brindisi.
Come cittadino e come padre mi sono sentito violentato. 
Una grande angoscia e una grande tristezza mi ha pervaso per tutta la giornata e un sentimento di confusa rabbia si è scatenato in me. 
Sono per mia natura un individuo pacifico e facendo il lavoro di Medico di Medicina Generale anche un mediatore tra istanze e desideri e quindi per scelta un mediatore di conflitti.
Ma questa volta no.
Pensare che qualcuno per motivi abietti possa prendersela con i nostri figli, mi fa veramente arrabbiare e mi fa riflettere su questa Italia perbenista e violenta che piange solo su i morti ammazzati e non reagisce di fronte allo spettro di povertà che ci si para davanti negli anni avvenire, con l'inevitabile incremento di morti dovuto, si ai suicidi, ma soprattutto al peggioramento delle condizioni di vita che come è noto è la prima causa di abbassamento della vita media. Non a caso nell'Italia del nord più inquinata, affollata, intossicata da industrie la vita media è superiore a quella del sud che pure vanta un ambiente stupendo ma con economie meno ricche, con servizi meno efficienti e una classe politica da dimenticare.
La povertà è una violenza che uccide più di qualsiasi bomba o epidemia.
E questo mi fa riflettere sulle notizie terribili che vengono fuori dal nostro ente l'ENPAM dove malversazioni, cattiva gestione, prevaricazioni, sperpero di denaro, collusioni e ruberie hanno impoverito l'ente più ricco d'Italia.
Una classe dirigente inetta, miope e senza etica.
Una classe dirigente, quella dell'ENPAM, che ci uccide con la povertà con cui dovremo convivere nella breve vecchiaia che ci sarà concessa con le nostre pensioni decurtate per la pessima gestione e forse il commissariamento o  il passaggio forzato nella voragine INPS.
Un futuro di povertà violenta che mi fa arrabbiare. Finire sul lastrico come la PARMALAT.
E come per il caso Parmalat iniziare una class-action contro chi con violenza perbenista ci ha espropriato dei nostri sudatissimi risparmi.