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domenica 3 agosto 2014

Nascerà una Unità Complessa di Cure Primarie(UCCP) oppure una Aggregazione Funzionale Territoriale (AFT)anche a Vibo Valentia?
Studio "G Moscati" lo spera!


Il futuro della Medicina Generale sarà nell'aggregazione dei medici e nel miglioramento dell'offerta di servizi che i Medici di Medicina Generale potranno erogare alla popolazione. 
In questa ottica sei Medici di Medicina Generale di Vibo Valentia Franco Mellea, Nuccio Grillo, Gerardo D'Urzo, Nunzio D'Amico, Tonino Contartese e Giusi Borello hanno oggi inaugurato la loro nuova sede nella Città di Vibo in via De Maria 46. 
Lo Studio Medico è intitolato a Giuseppe Moscati, laico, santo e medico. Il nome è una indicazione del metodo che i medici del gruppo vogliono seguire nell'approccio al paziente sofferente e a tutta la loro popolazione assistita che è di vicinanza, sintonia e condivisione dei bisogni. 
La sede di via De Maria è ampia e spaziosa ed è un investimento che il gruppo ha voluto affrontare in vista dei compiti che la Medicina Generale svolge e per quelli che li attendono. Oggi lo Studio G.Moscati è in grado di dare risposte 12 ore al giorno per 5 giorni la settimana ai bisogni dei loro assisti che in numero di 8.000 rappresentano la metà dei cittadini di Vibo città. Tra le otto e le venti dei giorni feriali qualsiasi assistito in carico a qualsiasi medico del gruppo riceve assistenza per la gestione dei problemi medici e per la risoluzione di urgenze da codice bianco. In questa forma aggregativa la figura del Medico di Famiglia viene fortemente valorizzata poiché accanto al "proprio medico" il paziente potrà trovare il "proprio gruppo" con medici che condividono la stessa visione della medicina, gli archivi informatici e la possibilità di connettersi con il medico del paziente attraverso mezzi di comunicazione all'avanguardia.
 Il gruppo G.Moscati si propone attraverso l'inaugurazione del nuovo studio di poter effettuare il passaggio da una assistenza dodici ore al dì(H12) a una assistenza ventiquattro ore(H24) al dì sette giorni su sette. Per questo il gruppo chiede la collaborazione della ASP sollecitandone la sensibilità per il miglioramento dell'assistenza alla popolazione
Il gruppo G.Moscati con l'assistenza H24 si propone tre ambiziosi obiettivi: 
1. Attivazione di una sala di codici bianchi con medico e infermiere presente h24. 
 2.Una medicina proattiva che non attende che il paziente vada dal medico ma è il medico che va ad individuare precocemente le patologie intervenendo in maniera attiva su diabete, ipertensione, bronchite cronica per migliorare l'aderenza alla terapia e la riduzione delle complicanze secondarie attraverso un continuo invito al controllo e una aderenza alle linee guida. Significa spendere un po' di più all'inizio per spendere molto meno in seguito. 
3. Un miglioramento dell'assistenza ai pazienti fragili, allettati, domiciliarizzati dotandoli anche di mezzi di teleassistenza e di supporto infermieristico. 
Il progetto H24 è stato presentato e gode dell'appoggio del presidente dell'Ordine dei Medici della provincia di Viboo Valentia e di molti sensibili funzionari ASP presenti all'inaugurazione. L'approvazione del progetto migliorerà la soddisfazione dei pazienti e diminuirà l'ingorgo insostenibile dei Pronto Soccorso.

domenica 20 maggio 2012

Brindisi ed Enpam
metafore di una Italia violenta


Ieri mani violente hanno spento la vita di giovani che andavano a scuola a Brindisi.
Come cittadino e come padre mi sono sentito violentato. 
Una grande angoscia e una grande tristezza mi ha pervaso per tutta la giornata e un sentimento di confusa rabbia si è scatenato in me. 
Sono per mia natura un individuo pacifico e facendo il lavoro di Medico di Medicina Generale anche un mediatore tra istanze e desideri e quindi per scelta un mediatore di conflitti.
Ma questa volta no.
Pensare che qualcuno per motivi abietti possa prendersela con i nostri figli, mi fa veramente arrabbiare e mi fa riflettere su questa Italia perbenista e violenta che piange solo su i morti ammazzati e non reagisce di fronte allo spettro di povertà che ci si para davanti negli anni avvenire, con l'inevitabile incremento di morti dovuto, si ai suicidi, ma soprattutto al peggioramento delle condizioni di vita che come è noto è la prima causa di abbassamento della vita media. Non a caso nell'Italia del nord più inquinata, affollata, intossicata da industrie la vita media è superiore a quella del sud che pure vanta un ambiente stupendo ma con economie meno ricche, con servizi meno efficienti e una classe politica da dimenticare.
La povertà è una violenza che uccide più di qualsiasi bomba o epidemia.
E questo mi fa riflettere sulle notizie terribili che vengono fuori dal nostro ente l'ENPAM dove malversazioni, cattiva gestione, prevaricazioni, sperpero di denaro, collusioni e ruberie hanno impoverito l'ente più ricco d'Italia.
Una classe dirigente inetta, miope e senza etica.
Una classe dirigente, quella dell'ENPAM, che ci uccide con la povertà con cui dovremo convivere nella breve vecchiaia che ci sarà concessa con le nostre pensioni decurtate per la pessima gestione e forse il commissariamento o  il passaggio forzato nella voragine INPS.
Un futuro di povertà violenta che mi fa arrabbiare. Finire sul lastrico come la PARMALAT.
E come per il caso Parmalat iniziare una class-action contro chi con violenza perbenista ci ha espropriato dei nostri sudatissimi risparmi.