Mi viene posto continuamente
dai miei pazienti il quesito, sollecitati dagli odontoiatri, se interrompere o
meno la terapia con aspirina o
clopidogrel e per i pazienti con warfarin mi viene chiesto espressamente dai
colleghi il bridge con eparine a basso peso molecolare anche per interventi di chirurgia dentale minore.
E'
un argomento di frontiera in cui la letteratura ha copiosi lavori ma che non
vengono poi traslati nella pratica quotidiana dei dentisti e dei medici di
medicina generale.
E siamo in buona compagnia,
infatti cercando articoli sull'argomento mi è capitato di leggere sul Journal
of dental education Educational Practices
(Regarding Anticoagulation and Dental Procedures in U.S. Dental Schools Sunny A. Linnebur, Pharm.D., Samuel L. Ellis, Pharm.D. and Jeffrey D. Astroth, D.D.S., M.S.P.H.) un report dove gli autori intervistano
insegnanti di odontoiatria USA a proposito della gestione dei pazienti in terapia anticoagulante in
corso di procedure dentali. I risultati indicano grande confusione dove, sebbene sia assodato il
concetto che con INR inferiore a 3 le normali procedure dentali possono essere
effettuate con sicurezza e senza esporre i pazienti a a eventi tromboembolici a
causa della sospensione, molti docenti indicano una modifica del trattamento
TAO anche per diverse procedure di routine come pulizia (21,4%), trattamento
rigenerante (14,3%), singola estrazione semplice(46,4%) e il 64,3% per più
estrazioni semplici e 17,9% per canale radicolare.
In effetti la sintesi della letteratura
mondiale sull'argomento si esprime in maniera univoca in caso di trattamenti odontoiatrici minori del tipo trattamento carie,
ablazione tartaro, estrazioni dentarie semplici in assenza di
infezione e di incisioni chirurgiche in cui nessuna azione di sospensione deve
essere intrapresa ne per quanto riguarda gli antiaggreganti piastrinici come
aspirina o il clopidogrel ne per quanto riguarda gli anticoagulanti
come il warfarin.
Gli
antiaggreganti piastrinici sono utilizzati sopratutto nelle malattie
cardiovascolari per la prevenzione dell'infarto e dell'ictus e la loro
sospensione nel corso del trattamento odontoiatrico può essere gravemente nociva per i pazienti poiché verrebbe a mancare la protezione contro le tromboembolie in considerazione anche dalle turbe ipertensive o
aritmiche che possono essere generate dallo stimolo doloroso o farmacologico durante il trattamento odontoiatrico.
Tutti
i trial e le review dichiarano inutile la sospensione degli anticoagulanti soprattutto
nella chirurgia orale minore.
Qualora si decidesse di sospendere l'aspirina
o il clopidogrel ciò dovrebbe essere fatto 7 giorni prima dell'intervento e
risomminitrato entro le 24 ore. L'azione
antiaggregante dell'aspirina alla nuova somministrazione è immediata mentre il
clopidogrel necessita di 5-10 giorni per avere il suo effetto massimale.
Per
gli interventi di chirurgia orale maggiore, per i pazienti in trattamento TAO
con warfarin esistono due opzioni
-la
sospensione del farmaco 2 o 3 giorni
prima di una procedura dentale avendo il giorno del trattamento un INR di 1,6-1,9 che avrebbe ancora un buon
effetto antrombotico e favorirebbe poco i sanguinamenti
-la
sospensione del TAO e il trattamento con eparine a basso peso molecolare a
dosaggio antitrombotico
tre
giorni prima dell'intervento e ripresa del warfarin dopo 48 ore dall'intervento
odontoiatrico continuando la EBPM per il tempo occorrente ad avere un
INR>2-2,5
L'incremento
di rischio di emorragie può essere trattato prestando maggiore attenzione alle
suture dei bordi alveolari, un buon uso
degli emostatici locali e con sciacqui ogni 4 ore di acido tranexamico 5% per sette giorni.
Qualora
fosse necessario un antinfiammatorio, l’ibuprofene modifica poco l'INR e può essere usato a questo
scopo e come antidolorifico. Come antidolorifico il paracetamolo alla dose di 1
gr ogni 8 ore non interferisce con il tempo di protrombina
e ha un buon effetto analgesico.
La
SIMG (Società Italiana di Medicina Generale) propone in generale la momentanea
sospensione della TAO solo quando è
prevedibile un trauma dei tessuti profondi non facilmente accessibili a misure
emostatiche locali come:
-
Chirurgia maggiore elettiva generale o specialistica
-
Punture esplorative di cavità (toracentesi, paracentesi, rachicentesi)
-
Biopsie di tessuti profondi (fegato, rene, osso, anche TC o ecoguidate) o di
mucose (gastroenteriche, respiratorie, genitali) non accessibili ad una
ispezione diretta
-
Anestesie peridurali
-Nei trattamenti
odontoiatrici minori non è necessario effettuare sospensioni e terapie con
EBPM.
L'autorevole giornale inglese
British Dental Journal 203 , 389-393 (2007) ricorda in
British Dental Journal 203 , 389-393 (2007) ricorda in
Guidelines for the management of patients on oral anticoagulants requiring dental surgery D. J. Perry1, T. J. C. Noakes2 & P. S. Helliwell
Chest in un corposo documento
del 2012 fa una disamina profonda del trattamento anticoagulante nelle varie
situazioni mediche e chirurgiche rilasciando le sue linee guida.- Il rischio di sanguinamento significativo in pazienti trattati con anticoagulanti e con un INR stabile tra 2-4 (cioè inferiore a 4) è molto piccolo e il rischio di trombosi può essere aumentato nei pazienti in cui l'anticoagulante orale viene moementaneamente sospeso.
- La terapia anticoagulante orale non deve essere interrotta nella maggior parte dei pazienti che necessitano di chirurgia odontoiatrica ambulatoriale compresa l'estrazione dentale (grado A liv Ib)
- Per i pazienti stabilmente in trattamento anticoagulante con warfarin (INR 2-4) e a cui è prescritta una singola dose di antibiotici come profilassi contro l'endocardite, non vi è alcuna necessità di modificare il regime anticoagulante (grado C, livello IV)
- Il rischio di sanguinamento nei pazienti trattati con anticoagulanti orali sottoposti a chirurgia dentale può essere ridotto al minimo: L'utilizzo di cellulosa ossidata (Surgicel) o spugne di collagene e suture (grado B, livello IIb), 5% di acido tranexamico collutori utilizzato quattro volte al giorno per due giorni (grado A, livello Ib).
- Per i pazienti che sono stabilmente in terapia con anticoagulanti warfarin, un controllo di INR è raccomandata 72 ore prima della chirurgia dentale (grado A, livello Ib)
- I pazienti che assumono warfarin non dovrebbero essere prescritti i FANS non selettivi e COX-2 inibitori come l'analgesia dopo chirurgia odontoiatrica (grado B, livello III).
Perioperative management of antithrombotic therapy:
Antithrombotic Therapy and Prevention of Thrombosis, 9th ed:
American College
of Chest Physicians Evidence-Based Clinical Practice Guidelines.
Douketis JD, Spyropoulos AC, Spencer FA, Mayr M, Jaffer AK, Eckman MH, Dunn AS, Kunz R; American College of Chest Physicians.
- · Solo la chirurgia dentale con maggior rischio di sanguinamento come la ricostruzione, può richiedere una terapia di sostituzione con eparine a basso peso molecolare
- · Le procedure dentali minori sono gravate da scarso sanguinamento e sono gestibili da misure emostatiche locali.
- · L'acido tranexamico dato come una dose orale di 5 ml da 5 a 10 minuti prima della procedura dentale e da 3 a 4 volte al giorno per 1-2 giorni dopo la procedura è efficace .
- · Un altro approccio associato a un basso rischio di sanguinamento è la parziale interruzione della terapia con TAO per 2 o 3 giorni prima di una procedura dentale , il che porterebbe a un INR di 1,6-1,9 nel giorno della procedure.
- · I pazienti devono essere informati che vi potrebbe essere un sanguinamento e della necessità di continuare ad utilizzare l'acido tranexamico e applicare la pressione locale per fermare tale emorragia.
- · Nei pazienti che necessitano di una procedura dentale minore , suggeriamo continuate la TAO con la co-somministrazione di un agente proemostatico orale o sospensione della TAO 2 o 3 giorni prima della procedura , invece di strategie alternative (Grado 2C ) con ripresa della terapia entro 12-24 ore dall'intervento.
- · Nessun studio randomizzato hanno valutato il timing ottimale di interruzione del farmaco antiaggregante prima dell'intervento chirurgico , in particolare, se l'arresto 7 a 10 giorni prima dell'intervento chirurgico e quale era l'effetto sul saguinamento e gli eventi tromboembolici
- · Quando si riprende ASA , l'effetto antiaggregante massimale si verifica in pochi minuti , mentre con la ripresa del clopidogrel alla dose di mantenimento ( 75 mg / die) , ci vogliono 5-10 giorni per riottenere la massima inibizione della funzionalità piastrinica
- · Nella maggior parte dei pazienti la ripresa del farmaco antiaggregante avviene entro le 24 ore
Seguono le sintesi di altri
lavori pubblicati
What influence
do anticoagulants have on oral implant therapy? A systematic review.
Madrid C, Sanz M.
Madrid C, Sanz M.
- · Dall'analisi di 19 studi gli autori hanno dedotto non esservi un significativo rischio di emorragia postoperatoria nei pazienti in trattamento anticoagulante rispetto a ai pazienti non TAO. Nei pazienti con TAO e con un INR compreso tra 2-4 gli agenti emostatici topici sono efficaci nel prevenire il sanguinamento post-operatorio.
- · Gli autori concludono che è inutile la sospensione del TAO nelle procedure come la singola estrazione di un dente o il posizionamento dell'impianto, a condizione che ciò non comporti innesti di osso autologo, ampi lembi o osteotomia.
·
Oral Surg Oral Med Oral Pathol
Oral Radiol. 2013 Oct 11. pii: S2212-4403(13)00410-0. doi:
10.1016/j.oooo.2013.07.026.
Management
recommendations for invasive dental treatment in patients using oral
antithrombotic medication, including novel oral anticoagulants. Van Diermen DE, van der Waal I, Hoogstraten J.
- · Lo studio ha analizzato la letteratura dal 2007 al 2012 sulla gestione odontoiatrica dei pazienti che praticavano terapia antitrombotica orale. La conclusione perentoria è stata quella che nelle procedure dentali semplici non bisogna interrompere la terapia antitrombotica.
Bleeding
evaluation during single tooth extraction in patients with coronary artery
disease and acetylsalicylic acid therapy suspension: a prospective, double-blinded,
and randomized study. Medeiros FB, de Andrade AC, Angelis GA, Conrado VC, Timerman L, Farsky P, Dib LL.
- · "Non c'era differenza nella quantità di sanguinamento che si è verificato durante l'estrazione del dente tra i pazienti che hanno continuato la terapia ASA rispetto ai pazienti che hanno sospeso la terapia ASA"
Dental
management of patients receiving anticoagulation or antiplatelet treatment. Pototski M, Amenábar JM. School of Dentistry, University of Minnesota, St Paul,
MN, USA.
- · Si può concludere che il valore INR ottimale per procedure chirurgiche dentali sia 2,5 perché minimizza il rischio di una emorragia o tromboembolia . Le procedure chirurgiche minori orali , quali biopsie , chirurgia parodontale e l'estrazione dei denti , possono tranquillamente essere fatto con un INR inferiore a 4,0 .
JADA The Journal of the American Dental
Association(November 2003) 134, 1492-1497
Lack of a
scientific basis for routine discontinuation of oral anticoagulation therapy
before dental treatment ARTHUR H. JESKE, D.M.D., Ph.D. and GEORGE D. SUCHKO, D.D.S.
- · La letteratura scientifica non supporta l'interruzione di routine della terapia anticoagulante orale per i pazienti odontoiatrici.
Management of
dental patients taking common hemostasis-altering medications. Aframian DJ, Lalla RV, Peterson DE.
- · Per i pazienti con INR inferiore o uguale a 3,5 la terapia con warfarin non ha bisogno di essere modificata o interrotta per semplici estrazioni dentali .
- · I pazienti con INR superiore a 3,5 devono essere inviati al proprio medico per un possibile aggiustamento della dose per le procedure particolarmente invasive .
- · Un regime di 2 giorni nel postoperatorio con collutorio al 4,8 % di acido tranexamico è utile dopo procedure chirurgiche orali in pazienti con warfarin .
- · Non è necessario interrompere la terapia con aspirina a basso dosaggio ( 100 mg / die o meno) per una semplice estrazione dentale.
Clinical Practice JCDA • www.cda-adc.ca/jcda •
February 2009, Vol. 75, No. 1 •
Dental Surgery
for Patients on Anticoagulant Therapy with Warfarin: A Systematic Review and
Meta-analysis
Adeela Nematullah, BHSc; Abdullah Alabousi, BHSc; Nick Blanas, BSc, DDS,
FRCD(C); James D. Douketis, MD, FRCP(C); Susan E. Sutherland, DDS, MSc
- · Continuando la dose regolare di terapia con warfarin non sembra esservi un aumentato rischio di sanguinamento rispetto a smettere o modificare la dose si warfarin per i pazienti sottoposti a procedure odontoiatriche minori.
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