Sabato 11 aprile nella sala consiliare del Municipio di Borgia c’è stato l‘incontro: “Uccp, risultati e prospettive”.Dopo i saluti del sindaco Ing. Domenico Fusto, il dr Ercole Mercuri, coordinatore dell’UCCP di Lamezia, ha esposto i vari modelli di UCCP e gli ottimi risultati della sua UCCP verificati ed attestati dall’AGENAS (Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali), che ha fatto da modello alle altre sette Uccp nate nell’ASP di Catanzaro.Il “Modello Lamezia/Catanzaro”, caratterizzato dalla gestione di sedi, apparecchiature e personale assunto direttamente dai MMG, attivo 24 ore al giorno, è oggetto di ampi consensi a livello nazionale, ma c’è il rischio che, proprio in Calabria, venga soppiantato da una modalità che accentra nelle aziende sanitarie la gestione delle UCCP, con utilizzo di proprie sedi e personale dipendente ASP.All’incontro è intervenuta l’on. Dalia Nesci che ha parlato dell’assoluta necessità che nella sanità calabrese venga rispettata la legalità e che le risorse della sanità vengano utilizzate nell’interesse dei pazienti/utenti e non, come spesso è accaduto, per fini personali/elettorali.Il dr Scuteri, coordinatore dell’UCCP Borgia, ha illustrato i miglioramenti apportati nell’organizzazione dell’UCCP Borgia e dal grosso limite rappresentato dalla condivisone di parte del personale amministrativo con il Polo Sanitario Territoriale.Ha concluso l’incontro la proiezione del cortometraggio: “Uccp Borgia, tra sogno e realtà” realizzato dal fotografo Salvo Corigliano che ha presentato in modo fantasioso ed ironico la trasformazione dell’Uccp.
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lunedì 13 aprile 2015
Uccp, risultati e prospettive
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mercoledì 1 aprile 2015
TERRITORIO, LA NUOVA FRONTIERA DELLA SANITA’ ITALIANA
La crisi degli ultimi anni ha acuito le difficoltà di
sistema, sempre meno posti letto in ospedale con conseguente maggiore
emigrazione fuori Regione, al contempo territorio in attesa di trasformazione
ingessato tra MMG in attesa e Decisori che non si decidono ad imboccare la via
del rinnovamento.
A complicare il quadro che vede da una parte una classe
politica senza soldi da investire, dall’altra i medici di famiglia con spese e
carichi di lavoro crescenti da sostenere.
La strada maestra è quella che porta alle AFT, alle UCCP ed
alle Case della Salute, viste come principale punto di accesso per i cittadini
al sistema sanitario. Ma se si vuole ri-organizzare l’assistenza sanitaria
nazionale orientandola a strutture territoriali alternative ai pronto soccorso,
luoghi fisici precisi con integrazione multi-professionale , in grado di dare
risposte concrete senza essere sottoposti alla medicina difensiva, la risposta
più adeguata sono le Medicine di Gruppo Avanzate SELF-MADE, cioè non collocate
in strutture pubbliche con personale dipendente e fattori di produzione non
condizionati dalle logiche del pubblico impiego. Noi medici siamo siamo
disponibili a partecipare ai processi di crescita dell’assistenza territoriale,
a patto che ci sia la volontà di passare da un paradigma di risparmio
tout-court ad uno fondato sugli investimenti, noi investiamo su noi stessi e
gli amministratori e la politica devono investire i risparmi prodotti sul
territorio inteso come destinazione ultima del valore economico espresso in
beni e servizi.
In quest’ottica abbiamo modelli costruiti sulla legislazione
in vigore (AFT,UCCP) che numeri alla mano sono stati in grado di produrre
significativi risparmi in termini di spesa, raffrontandoli con servizi
equivalenti prodotti in modo tradizionale.
Per isorisorse deve intendersi rispendere le somme
risparmiate per mettere in condizione di sostenere i costi dei MMG e non di
ridipingere le corsie degli ospedali.
E’ giunta l’ora di mettere da parte i differenti punti di
vista che dividono le diverse sigle sindacali, abolire le fantasiose iniziative
che politici e amministratori sperimentano ciascuno per la sua strada,
convergere gli sforzi su di un MODELLO UNICO, variamente articolato in funzione
delle diversità dei territori e non dei funzionari.
Il coordinatore UCCP Studio Michelangelo di Lamezia
T. Ercole Mercuri
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