1.
PREMESSA
Il
dolore toracico è un sintomo ad elevata incidenza (10% degli accessi in Pronto
Soccorso.) e determina il 4% dei ricoveri;
la
molteplicità delle cause e la brevità del tempo disponibile rendono impegnativa
la diagnosi.
La
clinica e l’ECG all’ingresso hanno bassa sensibilità (18-65%) e bassa
specificità (69%) per la SCA. Così più del 40% dei pz. viene ricoverato, mentre
il 25-50% dei ricoveri potrebbe essere evitato 2-8% dei pz. dimessi presenterà
successivamente un IMA
•
In questo gruppo di paz. gli eventi fatali raggiungono il 20% a 48h e l’8% ad 1
anno (con mortalità quasi doppia rispetto ai ricoverati)
2.
PROTOCOLLI
Il
punto nevralgico è determinato dall’area dell’Emergency costituita dalla
Medicina d’Urgenza e Pronto Soccorso che rappresenta la prima risposta
ospedaliera di Accettazione, Emergenza ed Urgenza e la cerniera fra ospedale,
di cui è parte integrante e territorio. E’ necessario quindi formulare protocolli
che permettano la individuazione dei pz con sindrome coronarica acuta
(SCA); stabilendo un percorso preferenziale con il Medico di Medicina Generale
per la continuità dell’assistenza al paziente dimesso dal Pronto Soccorso/OBI,
dopo la necessaria osservazione
Il
procedimento diagnostico – terapeutico che in ogni situazione utilizziamo e’
associato alla possibilita’ dell’errore: l’errore e’ un prezzo non eliminabile.
Quando
trattiamo un qualunque evento patologico sappiamo che l’obiettivo finale viene
raggiunto in genere quando tale evento viene fatto cessare e viene abolita o
ridotta la possibilita’ che si ripeta.
Il
percorso che seguiamo e’:
triage
fast track
stabilizzazione
osservazione
•
AREA DEL TRIAGE
individuazione
dei problemi emergenti in cui il personale infermieristico attribuisce un
codice di priorità di accesso degli utenti agli ambulatori
• AREA DI OSSERVAZIONE BREVE (12 - 24
ORE)
•
Reparto di Breve Degenza;Terapia di livello intermedio di Medicina
d’Urgenza. precisa vocazione all’accettazione di pazienti provenienti dal
Prono Soccorso
3.
IL PERCORSO DIAGNOSTICO IN PRONTO SOCCORSO
L’obiettivo
clinico principale del percorso diagnostico del paziente con DTA è
l’identificazione precoce dell’infarto miocardico acuto per realizzare nel più
breve tempo possibile una procedura di rivascolarizzazione , sia essa
trombolisi, angioplastica o by-pass, in ambiente cardiologico intensivo Questi
i passaggi:
-
Identificazione prioritaria della sindrome coronarica acuta con
sopraslivellamento del tratto ST (SCACSST) cui corrisponde lesione miocardica
transmurale secondaria ad ischemia grave e quindi generalmente il quadro
clinico dell’IMA il cui trattamento deve essere realizzato secondo le linee-
guida specifiche
-
La discriminazione della Sindrome Coronarica Acuta senza sopraslivellamento del
tratto ST (SCASSST) dalle altre cause critiche (Dissecazione aortica,
Pneumotorace, Embolia Polmonare, Pericardite con Tamponamento….). Questa
discriminazione ha una immediata ricaduta sulla prima scelta di
referral(chirurgia, pneumologia, cardiologia ecc.) e sui tempi di intervento
sul paziente.
-
L’assegnazione di probabilità alla SCA relativamente ad altre condizioni,
basata essenzialmente sul dolore, l’esame clinico e l’elettrocardiogramma.
L’assegnazione di probabilità di SCA ha come ricaduta una successiva scelta di
referral dove un valore alto indirizza immediatamente al ricovero, un valore
intermediobasso orienta al trattenimento del paziente in “Osservazione Breve”
nel Dipartimento di Emergenza ed un valore bassissimo orienta al rinvio a
domicilio del paziente o ricerca di altre cause.
- L’assegnazione del rischio di SCA
basato secondo la Carta Italiana del Rischio Cardiovascolare sui fattori di
rischio coronarico (età, sesso, fumo, Pressione Arteriosa, colesterolemia,
diabete) e inoltre sui precedenti anamnestici di malattia cardio-vascolare del
paziente. La valutazione del rischio di questo evento ha come ricaduta la
tipologia e la tempistica dell’intervento diagnostico.
-
Una valutazione iniziale e successive rivalutazioni allo scopo di meglio
definire la probabilità di SCA e il rischio di evento, in cui la SCA può
evolvere (Decesso, Infarto Miocardico Acuto, Angina Instabile ecc.), inteso
come possibilità quantificata che quell’evento si verifichi entro una finestra
temporale predefinita.
3.1.
La valutazione del paziente all’ingresso in Pronto Soccorso
DoloreToracico
Acuto:
è
Qualsiasi dolore localizzato nella regione compresa tra il naso e l’ombelico
o sintomo
“equivalente”
insorto nelle 24 ore precedenti l’osservazione in Pronto Soccorso, regredito o
in
atto,non
riferibile a trauma pregresso o a ad altra causa non cardiovascolare
immediatamente identificabile e potenzialmente secondario ad una possibile
Sindrome Coronarica Acuta (SCA)
Presentazione
di Angina Instabile (AI)
Angina
a riposo Insorgente
a riposo e/o prolungata (=> 20')
Angina
recente Insorta
da < 2 mesi e almeno in III° CCS
Angina
ingravescente
Angina
non recente aggravata per frequenza, > durata, < soglia
Il
triage infermieristico
Definizione
di dolore tipico, atipico o dubbio/probabile:
E’
comunque importante considerare che la atipicità del dolore non consente da
sola di escludere completamente la possibilità di una SCA: ischemia è stata
dimostrata
nel 22% di pazienti con dolore penetrante, nel 13 % con dolore di tipo
pleurico, nel 7 % con dolore riproducibile con la palpazione (ACC/AHA ).
I
pazienti che si presentano con le seguenti caratteristiche devono ricevere un
trattamento in “CODICE ROSSO”
Dispnea
grave
Pallore
cutaneo con sudorazione algida
Alterazioni
dello stato di coscienza (anche se riferite)
FC
<50 oppure=""> 120 -PAS < = 90 mmHG 50>
-I
pazienti identificati con “CODICE ROSSO” devono avere accesso immediato
all’ambulatorio di emergenza e deve essere assicurato:
-
1 o 2 linee venose di medio-grosso calibro con prelievo ematico
-
Monitoraggio ECG e parametri vitali
-
Somministrazione di O2 ad alto flusso eventualmente preceduta da EGA
-
ECG a 12 derivazioni
-
Somministrazione di ASA, salvo controindicazioni (Clinical Evidence: nei
pazienti con IMA l’aspirina riduce la mortalità, reinfarction e ictus. Il
dosaggio ottimale è di 160-325 mg in acuto.
-Le
raccomandazioni terapeutiche in letteratura sono:
-
in caso di ECG con sopraslivellamento del tratto ST iniziare riperfusione entro
1 ora
-
in caso di ECG con sottoslivellamento ST iniziare terapia secondo linee-guida.
Un
ecocardiogramma deve essere eseguito in tutti i pazienti con fondato sospetto
di Scompenso Cardiaco.
-I
pazienti che si presentano con le seguenti caratteristiche devono ricevere un
trattamento
in “CODICE GIALLO” :
Qualsiasi
dolore localizzato nella regione compresa tra il naso e l’ombelico o
sintomo
equivalente insorto nelle 24 ore precedenti l’osservazione in Pronto
Soccorso,
regredito o in atto, non riferibile a trauma pregresso o ad altra causa non
cardiovascolare
immediatamente identificabile e potenzialmente secondario ad una
possibile
sindrome coronaria acuta (SCA)
-I
pazienti identificati con “CODICE GIALLO” devono essere sottoposti ad ECG
entro
10 minuti dall’arrivo in Pronto Soccorso.
Per
questi pazienti occorre stabilire entro 30 minuti la probabilità di SCA
tramite
l’anamnesi, l’esame clinico e l’elettrocardiogramma.
3.2.
La valutazione della probabilità di Sindrome Coronarica Acuta (SCA) e l’OBI
Con
i criteri clinici è possibile produrre una prima stima della probabilità di
Sindrome Coronarica Acuta in atto che nelle nostre strutture è generalmente di
tipo qualitativo, mentre negli USA vengono utilizzati algoritmi clinici
computerizzati quantitativi che hanno dimostrato un buon valore predittivo di
Infarto Miocardico Acuto e di complicanze.
L’iter
diagnostico della SCA tiene conto della probabilità (bassissima, bassa,
intermedia, alta) basata sul livello di rischio di malattia coronarica
come documentato dalla Carta Italiana del Rischio Cardiovascolare nonché sulle
caratteristiche del dolore, dell’esame clinico e dell’elettrocardiogramma. I
pazienti ad alta probabilità vengono immediatamente ricoverati, quelli a
bassissima probabilità vengono dimessi o inviati ad altre valutazioni
specifiche, quelli a probabilità bassa o intermedia avviati all’osservazione
breve in Pronto Soccorso (OBI). I pazienti a rischio più alto sono quelli
con dolore toracico a riposo prolungato (>20’) nelle ultime 24 ore, segni di
scompenso cardiaco, ipotensione, età ³ 70 anni, alterazioni transitorie del
tratto ST, aritmie ventricolari, nuova comparsa di blocco di branca sinistro .
La
raccolta anamnestica deve essere diretta ad accertare la presenza o meno di una
Malattia Coronaria documentata in precedenza e quindi la presenza dei 3
elementi correlabili alla MC che in ordine di importanza sono i seguenti:
caratteristiche del dolore, storia di malattia coronarica preesistente, numero
dei tradizionali maggiori fattori di rischio coronarico.
Si
intende per familiarità per infarto miocardio precoce, la presenza di
infarto nel padre o nel fratello prima dei 55 anni di età ovvero ovvero nella
madre o nella sorella prima dei 65 anni di età.
L’esame
clinico nel paziente con sospetta SCA deve mirare ad identificare gli elementi
che possono predire una evoluzione negativa ad iniziare dalla valutazione delle
funzioni vitali e dalla rilevazione dei parametri (pressione arteriosa omerale
bilaterale, frequenza cardiaca, frequenza respiratoria, temperatura,
saturazione di O2) passando successivamente ai polsi arteriosi periferici e
all’esame del torace e dei quadranti superiori dell’addome. Nel corso della
ascoltazione la presenza di terzo tono realizzante un galoppo e di soffio da
reflusso mitralico (soprattutto se non precedentemente evidenziati) o di
rantoli polmonari depone per una ischemia miocardia severa. Anomalie dei polsi
periferici suggestive per vasculopatia rendono più probabile il rischio di MC.
Lo
shock cardiogeno è una complicanza che si verifica nel 5% delle SCA con una
mortalità > 60%, per questo la ipotensione con segni obiettivi di
ipoperfusione periferica costituisce una emergenza clinica in ogni SCA
Quando
possibile è fondamentale il confronto con ECG precedenti.
Un
ECG “normale” non esclude con sicurezza una ischemia miocardia
3.3.
L’Osservazione Breve
I
pazienti con dolore toracico a probabilità intermedia-bassa (vengono esclusi
quelli a probabilità bassissima) devono essere sottoposti a un periodo di
osservazione breve (6-12 ore) con esecuzione seriata di ECG e dosaggi dei
marcatori di lesione cardiaca
In
generale i criteri clinici da soli, spesso, non sono sufficienti per dimettere
i pazienti (salvo quelli a bassissima probabilità) ma sono utili come criterio
di stratificazione del rischio, per indicare il livello assistenziale
appropriato e soprattutto come indicazione ad eseguire ulteriori test.
Nella
routine clinica si rendono spesso necessarie ulteriori informazioni che
derivano principalmente dal dosaggio dei markers più sensibili e specifici e da
un breve periodo di osservazione in Pronto Soccorso, utilizzando protocolli
operativi standardizzati che consentano la rapida dimissione dei pazienti a
basso rischio.
In
questo contesto bisogna avere presente che tutti i test applicati ad una
popolazione mediamente a basso rischio, quale è quella che si presenta in
pronto Soccorso con dolore toracico ed ECG non diagnostico, hanno scarso valore
predittivo, con possibilità di “ falsi positivi” e di ricorso ad ulteriori
indagini non necessarie. Inoltre non tutti i pazienti con dolore toracico
devono essere trattenuti in osservazione e non a tutti devono essere dosati i
markers.
L’osservazione
in Pronto Soccorso dei pazienti a probabilità di SCA bassa o intermedia deve
avvenire in un ambiente attrezzato per la gestione della emergenza
cardiovascolare e deve prevedere una sorveglianza infermieristica continua.
L’osservazione
breve in Pronto Soccorso non deve superare le 12 ore.
Rilevazioni
da effettuare durante l’osservazione:
·
Parametri
vitali
·
Monitoraggio
dei markers ogni 4 ore (minimo due rilevazioni)
·
troponina
·
Mioglobina
·
Monitoraggio
ECG per ritmo e tratto ST o registrazione dell’ECG a 12 derivazioni
in
concomitanza con i prelievi ematici o in occasione di variazioni cliniche
significative
Terapia
da somministrare durante l’osservazione:
ASA
nei pazienti ad alta probabilità di SCA
Nitrati
S.L. a scopo diagnostico
La
documentazione di un significativo incremento dei markers cardiaci nel contesto
documentato o sospetto di SCA è indicazione al ricovero.
L’Osservazione
Breve costituisce il nodo cruciale dell’approccio diagnostico e prevede
interventi sia di tipo organizzativo gestionale sia in termini di reperimento e
aggiornamento delle competenze necessarie.
Al
termine dell’Osservazione Breve in Pronto Soccorso il paziente deve essere
rivalutato per eventuale ricovero o rinvio a domicilio. Di seguito è riportata
la tabella sulle possibili destinazioni del paziente rispetto agli esiti
dell’osservazione in Pronto Soccorso.
La
Medicina d’Urgenza è il complesso di attività intraospedaliere che garantisce:
o il primo e
rapido inquadramento diagnostico per l’identificazione della patologia acuta…...
o l’adozione dei
primi provvedimenti terapeutici per la stabilizzazione del paziente critico
o il tempestivo ed
appropriato coinvolgimento degli specialisti delle varie discipline, ed in
particolare di quelli che afferiscono al Dipartimento di Emergenza/Urgenza ed
Accettazione
o la selezione dei
pazienti che necessitano di ricovero, ivi comprese le urgenze“sociali”
o le attività da svolgersi in regime di
ricovero per la per la gestione di pazienti ad alto grado di complessità e
(relativamente) a basso grado di criticità
In
sostanza
o qualità delle
cure d’urgenza in modo continuo omogeneo e capillare: la cosiddetta “medicina
della prima ora”
o utilizzo
appropriato del ricovero in Ospedale, con attenzione agli aspetti
beneficio/rischio e beneficio/costo
o PERCORSO ASSISTENZIALE SECONDO UN
APPROCCIO SPECIALISTICO
1) SCA assente1) probabilità di malattia coronarica bassa (indice assoluto inferiore a 10 della Carta Italiana del Rischio Cardiovascolare), dolore non tipico regredito oppure alta probabilità di causa extracardiaca, marker negativi, ecg normale o invariato rispetto ai precedenti: dimissione con relazione al medico curante.
1) SCA assente1) probabilità di malattia coronarica bassa (indice assoluto inferiore a 10 della Carta Italiana del Rischio Cardiovascolare), dolore non tipico regredito oppure alta probabilità di causa extracardiaca, marker negativi, ecg normale o invariato rispetto ai precedenti: dimissione con relazione al medico curante.
2)
SCA assente,
Malattia Cardiovascolare nota oppure probabilità intermedia-elevata di Malattia
Coronaria (indice assoluto > 10 ) e dolore non tipico regredito, marker
negativi, ecg normale o invariato rispetto ai precedenti => deve essere
eseguito, previa valutazione del cardiologo, in fase di dimissione o
programmato nel più breve tempo possibile un test provocativo; il paziente è
inviato al curante con relazione.
3)
SCA assente,
indipendentemente dall’indice assoluto nella Carta Italiana del Rischio
Cardiovascolare, dolore tipico regredito, marker negativi, ecg normale o
invariato rispetto ai precedenti => deve essere eseguito, previa valutazione
del cardiologo, in fase di dimissione o programmato nel più breve tempo
possibile un test provocativo; il paziente è inviato al curante con relazione.
4)
SCA assente,
anche nei casi con probabilità di Malattia Coronarica elevata (indice assoluto
>20) dolore atipico per angina regredito, marker alterati compatibili con
danno miocardio minimo o cronico (valori non >10 volte il valore soglia
senza documentazione di progressione significativa per necrosi miocardica), ecg
già in
precedenza
alterato o ancora normale => ricovero in ambiente internistico o
cardiologico.
5) SCASSST accertata, dolore
regredito o presente, marker significativamente alterati, ecg alterato in senso
ischemico => ricovero in Cardiologia o Unità Intensiva Cardiologica.
6)
SCACSST e/o instabilità dei parametri vitali di sospetta natura cardiogena
=> ricovero con urgenza in Unità Intensiva Cardiologia in ogni momento del
Triage.
DEA Triage Codice rosso Codice
verde Codice giallo Evento: sospetto IMA Interventi salva vita ECG Mioglobina
Troponina Consulenza cardiologica + Trombolisi + Angioplastica primaria + UTIC
Medicina d’Urgenza - Dimissione Osservazione Valutazione clinica Ricovero
4.
CONCLUSIONI
L’Osservazione
Breve permette di conseguire due obiettivi:
1. Evitare i ricoveri inutili = danno
economico
2.
Evitare
le dimissioni pericolose = danno sociale
L’efficacia
della trombolisi e la prognosi a breve e lungo termine dei pazienti affetti da
IMA con áST,
sono legate alla precocità del trattamento.
L’obiettivo
primario del Pronto Soccorso Medicina d’Urgenza è la riduzione del tempo
“door-to-needle”.
L’organizzazione
della Medicina d’Urgenza deve essere orientata al raggiungimento di tale
obiettivo primario.
Esiste
il problema di una definizione nosografica adeguata e di un percorso
diagnostico-strumentale per l’IMA ad ECG normale.
E’
necessario, infine, formulare protocolli che permettano di stabilire un
percorso preferenziale
con
il Medico di Medicina Generale per la continuità dell’assistenza al paziente
dimesso dal
Pronto Soccorso/OBI, dopo la necessaria
osservazione (continuum clinico).
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